28/04/2018 CASSINO, CONSORZIO VALLE DEL LIRI. INCARICHI LEGALI, SPESE RIDIMENSIONATE GRAZIE ALLA SPENDING REVIEW AVVIATA DALL’AUTORITÀ COMMISSARIALE 
I dati oggettivi non si prestano
a speculazioni, né interpretazioni. Ecco perché, se parliamo di incarichi
legali, ritengo doveroso e opportuno precisare, per una corretta informazione a
beneficio dei contribuenti e dell’opinione pubblica, che il consorzio di
bonifica Valle del Liri ha operato una robusta revisione della spesa,
certificata dai numeri: nel 2016, gestione pre–commissariale, sono stati
deliberati incarichi per 52.400 euro e liquidate spese legali per 70.463 euro
mentre nel 2017, a gestione commissariale in corso, sono stati affidati
incarichi per 32.103 euro e liquidate spese legali per 14.150 euro. Preciso inoltre
che tutti gli affidamenti legali, decisi per consentire all’ente di apprestare
adeguata difesa giudiziaria rispetto ai numerosi contenziosi originati dalle
gestioni pre–commissariali, prevedono parcelle significativamente inferiori
rispetto alle tariffe minime indicate dal DM 55/14 grazie ai ribassi praticati
dai professionisti incaricati. Professionisti che, mi preme chiarire, sono
specialisti proprio delle materie oggetto di contenzioso. Le cause che potranno
comportare i maggiori costi per prestazioni legali sono due. La prima è il
ricorso al TAR del Lazio contro il provvedimento che ha escluso il consorzio
dall’accesso ai fondi del Piano di sviluppo rurale nazionale. Il contributo
di 12.326.000 euro richiesto per finanziare due progetti di grande
importanza strategica è stato rigettato dal Ministero per le politiche agricole
alimentari e forestali perché sugli elaborati non comparivano le firme dei
progettisti. Tali progetti, evidentemente non finanziabili autonomamente dal
Consorzio, consentirebbero di passare - come in tutti i Consorzi più evoluti ed
efficienti - ad un sistema di tariffazione del servizio irriguo a consumo, con
chiari benefici per tutti. A fronte di un tale possibile danno, nei confronti
del dipendente responsabile della “distrazione” è stato avviato un
provvedimento disciplinare. La seconda è la citazione in giudizio del Valle del
Liri da parte della società Gruppo Acque Napoli, che ha chiesto un risarcimento
di 2.179.000 euro per inadempienze da parte del consorzio che (vere o
presunte) si riferiscono alla gestione precedente al commissariamento. Tutto
ciò per ribadire, con serenità e in pieno spirito di collaborazione con gli
interlocutori e le istituzioni del territorio, che questa gestione
commissariale intende caratterizzarsi non certo per la protervia nella caccia
alle streghe rispetto alle responsabilità delle pregresse amministrazioni,
comunque oggetto di valutazione da parte degli organi di giustizia, ma
piuttosto per la capacità di riposizionare il consorzio di bonifica Valle del
Liri in un contesto di efficienza, rigore amministrativo e puntuale operatività
a beneficio dei contribuenti e della collettività insediata sul territorio di
competenza. Purtroppo, come evidente, tale riposizionamento rispetto al
passato comporta anche una verifica sostanziale delle professionalità interne
al Consorzio e del loro corretto modus operandi. Articolo de "L'INCHIESTA" del 28/04/2018 Articolo de "LA PROVINCIA" del 28/04/2018 Articolo de "EDITORIALE OGGI" del 28/04/2018
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